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GIO’ VITTORI ART GALLERY
La vera maestra per l’artista é la curiosità.
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Giosuè Vittori
( Olgiate Comasco 15 ottobre 1932 – Como 22 febbraio 2018 )
Perchè dipingo? Passione?
Amore per la pittura, per un sottile narcisismo, motivazioni valide ma non bastano.
Molte persone a loro insaputa, hanno una predisposizione innata che li indirizza in prestabilite attività ( musica, pittura, fisica, letteratura, ecc…) in questo privilegio è insito una scala di capacità per dare ad ogniuno il proprio valore.
Tornando alla domanda inziale, perchè dipingo? La risposta c’è:
è una capacità istintiva per la pittura donata dalla natura.
Il noto regista cinematografico Michelangelo Antonioni, agli inzi della carrriera, per conto della RAI stava girando un documentario sulla sponda lecchese del lago di Como, quando la sua attenzione venne attratta da un ragazzino in riva al Lago.
Quest’ultimo era intento a disegnare sulla sabbia, incuriosito il regista filmò la scena.
Col tempo si seppe che il ragazzino immortalato dalla telecamera era il grande pittore Piero Maggioni. Vedendo per caso quel filmato, mi rividi bambino con in mano una bacchetta di un ombrello rotto scarabocchiare nel cortile di terra battuta di casa mia.
Federico Fellini, conversando con lo scultore Folon si chiedeva “…in fondo cosa abbiamo fatto se non avere dato vita ai nostri sogni dell’infanzia?”
Nel 1940 dei pazzoidi con una ideologia demenziale sconvolsero il mondo e tutto cambiò.
Finita la guerra, c’era una grande voglia di vivere e trascorsi una spensierata gioventù; poi la passione per la pittura si risvegliò e come diceva un amico pittore toscano, principiai a dipingere.
I primi dipinti realizzati li consideravo capolavori, in realtà erano molto mediocri poi lavorando assiduamente arrivarono ottimi risultati con prestigiosi premi e ambiti riconoscimenti.
Nel campo dell’arte è importante farsi conoscere, generalmente per valorizzare il proprio lavoro ci si avvale della competenza del critico d’arte, che per un proprio tornaconto tende a valutare più del dovuto i lavori sottoposti alla sua analisi.
Una critica attenta, imparziale e costruttiva può essere un valido aiuto per gli artisti; ma non possiamo certo ignorare le figuracce fatte da illustri critici e storici dell’arte:
– Le teste di pietra di Modigliani nel canale di Livorno.
– Gli Impressionisti derisi e rifiutati nelle mostre ufficiali.
– La follia creativa di Van Gogh dimenticata per molto tempo,
ne sono esempio.
Oggi c’è una miriade di motivi di pensare l’arte, un variopinto pollaio dove ogniuno fa più o meno bene il suo verso.
La mia più grande soddisfazione come pittore è sedermi davanti ad un mio dipinto appena terminato, con un bicchiere di ottimo cognac gustandolo lentamente ed esclamare: “PORCA T**** questo quadro mi piace da matti !”.
Ma la vera tavolozza, piena di colori, di sogni,speranze, gioie e dolori che tutti noi adoperiamo è la VITA.
Giosuè Vittori